LA GRANDE JEROPHANIA
Il Rito è diretto da un Gran Jerophante, funzione
che ha un carattere specificatamente egiziano, che non si riscontra in
nessun'altra Grande Maestranza massonica. La stessa cosa avviene in generale per
il Rito di Misraïm e per il Rito di Memphis, la continuità iniziatica è
assicurata allo stesso modo per l'Antico e Primitivo Rito Orientale di Misraïm e
Memphis nella persona del Sovrano Grande Jerophante Generale, Supremo
Conservatore dell'Ordine e del Rito, che è nominato a vita e che, prima di
passare alla Grande Piramide Eterna, si attiva per il passaggio delle funzioni
con disposizione testamentaria a favore di un Gran Conservatore. In questo modo
il Sovrano Gran Maestro Generale assicura la continuità, anche se il Rito nei
suoi corpi inferiori, e talvolta nei suoi corpi superiori, è messo in sonno. È
soltanto quando il Rito è in sonno in tutte le sue Camere e che il Supremo Gran
Conservatore muore senza testamento che un Gran Conservatore può attivarsi per
risvegliare il Rito.
La Grande Jerophania assicura il potere di trasmissione
in seno al Rito. Tutto il Rito è organizzato come una grande piramide, al
vertice della quale si trova il Sovrano Gran Jerophante Generale mentre al
vertice invisibile si trova il Supremo Artefice dei Mondi, la cui presenza rende
sacri i lavori. Questa presenza, che è avvertita da tutti, è invocata affinché
intervenga nella direzione dei lavori stessi. Questo in armonia con il principio
che la luce viene dall'alto. In armonia con il principio secondo cui la risalita
deve effettuarsi dal basso verso l'alto per stadi successivi di coscienza, il
Rito si sviluppa su diversi livelli organizzati come piccole piramidi l'una
dentro l'altra, il cui vertice è investito delle funzioni corrispondenti dal
vertice visibile di tutto l'organismo, unico detentore della virtus.
Il
livello più basso, chiamato zona di primo lavoro, comprende le camere di
apprendista, compagno e maestro. Dopo aver preso atto della caduta dell'uomo e
dell'assenza di virilità spirituale che ne consegue, carenza che l'ha trascinato
fino ai livelli più bassi del divenire, e dopo aver considerato per questo
motivo la necessità di riportare l'uomo al centro della croce orizzontale, nella
zona del primo lavoro è in corso di realizzazione un'operazione tendente a
ricostituire l'uomo in tutte le sue componenti attraverso la trasmutazione della
personalità profana e caotica in personalità ordinata ed armoniosa. Si tratta
della costruzione del Tempio interiore che permetterà, ed anche preparerà, il
risveglio dello stato di coscienza accresciuta con la rivalorizzazione dei
valori della fides (fedeltà, lealtà, onore, coraggio, controllo di sé, misura
ecc.). Questo lavoro è detto simbolico nel senso che le tre prime camere sono
dedicate allo studio della tradizione, alla formazione della mentalità
tradizionale, alla meditazione sui simboli, ai piccoli lavori effettuati allo
scopo di rettificare tutto quello che in noi non riconosciamo che come
distorsioni.
L'iniziazione in queste camere è soltanto un riflesso, una
rappresentazione, della vera iniziazione che ciascuno deve operare su se stesso
nelle camere successive. I lavori delle prime tre camere continuano nelle camere
superiori, dette Filosofiche, nelle quali si studiano le tradizioni occidentali,
ed in particolare la tradizione ermetico-alchemica, la Kabbala ed i miti,
soprattutto i miti egiziani. Si tratta di un lavoro che perfeziona e consolida
quello delle camere iniziali preparando l'uomo a conoscersi ulteriormente ed a
saper affrontare le prove che poco alla volta si trasformeranno da prove
simboliche in prove reali. Una volta terminato il lavoro nelle camere dette
Filosofiche, l'uomo è pronto per il lavoro effettivo nelle camere del
vertice.